Ricordo bene quando arrivai in questa scuola, schierato con la maglia del Che ed i jeans strappati; volevo fare la rivoluzione, volevo picchiarmi con i poliziotti, volevo protestare. Non ero altro che un bambino capriccioso con una bandiera rossa in mano. Poi, col passare del tempo, questa furia, questa voglia di ribellione, sono andate viaContinua a leggere “Lui, intanto, va avanti”