Elezioni studentesche: I Retroscena

Sono ormai noti a tutti i nomi dei quattro eletti a Rappresentanti d’Istituto (Francesco Brianzi, Michele Bonacina, Arianna Groppi , Mattia Cutolo) e del nuovo membro della Consulta Provinciale ( Enrico Zazzera ). Abbiamo seguito la loro “propaganda “ nell’ultima settimana, ascoltato le loro idee nel corso dell’’Assemblea e a breve saranno pubblicate anche le loro interviste. Per una volta però, senza nulla togliere all’importanza di queste figure, noi dell’’Acuto non vogliamo parlare di loro, ma del “popolo gioioso” che li ha votati.  Cosa pensano infatti gli studenti delle liste che si sono candidate? Quali impressioni ha suscitato l’Assemblea di Mercoledì scorso? La popolazione studentesca si sente partecipe e fondamentale o si è ormai rassegnata all’idea che qualcuno bisogna pur votarlo, anche se alla fine si dicono sempre le stesse cose? Per trovare una risposta a queste domande il giorno delle elezioni ci siamo recati nelle varie classi a “curiosare” , intervistando alcuni studenti ( che resteranno anonimi per la privacy), i quali ci hanno esposto brevemente l’andamento delle elezioni all’interno della loro classe e commentato in toni più o meni felici l’Assemblea di quest’anno.

Nel biennio le liste più votate sono state la “ Listantenea”, giudicata valida senza essere eccessivamente seria ( e non nascondiamo anche una certa predilezione da parte delle primine per un particolare candidato di bell’aspetto) ,e, colpo di scena, la “Folclolista”, la cui ironia è stata particolarmente apprezzata e ritenuta il momento più interessante dell’’Assemblea d’Istituto.  I nuovo arrivati si sono espressi entusiasti per quella che per loro è stata un’ esperienza nuova, sostenendo anche di essersi sentiti presi in considerazione, “nonostante alcune liste dessero  molta importanza alle quinte nel loro programma, ma credo sia normale così” afferma una ragazza.

Nel triennio le opinioni sono invece varie e discordanti. C’è chi fa il cinico, sottolineando come si finisca per proporre e criticare sempre le stesse cose, volendo montare troppo il ruolo degli studenti. Altri invece si dicono soddisfatti per la professionalità e competenza dei candidati e  per i contenuti che migliorano ogni anno ( significativo è il parere di una ragazza di terza che nota una grande differenza nell’assemblea del triennio,a cui partecipa per il primo anno, definendola  “ricca di coinvolgimento e serietà”) . I più votati sono sempre i membri della “Listantanea”, dalla quale emerge soprattutto la figura di Francesco Brianzi, considerato “un ragazzo che si fa valere e porta avanti le sue idee”. Acquista punti, anche se evidentemente non abbastanza, la lista “Baffo Moretti”, e in particolare si parla di Riccardo Covelli, per il quale si nutrivano grandi aspettative perché “ le cose che ha sempre organizzato per il Liceo erano brillanti e validissime”. “L’Altralista” viene definita la più sciolta sul palco,per la maggiore esperienza del capolista Michele Bonacina,  anche se secondo alcuni “ci fa un po’  troppo dentro” e lascia trasparire eccessivamente le proprie idee politiche. Criticata la “Lista Realista”, che secondo molti “non era né carne né pesce e faceva proposte irrealizzabili”. Interessante è poi l’ammissione fatta da parte di molti di aver votato anche in base alla conoscenza personale dei candidati e ai rapporti d’amicizia stretti con i medesimi.

Vincitrice morale delle elezioni 2012-2013 è però sicuramente la “Folclolista”, per la quale ci sentiamo in dovere di spendere due parole.  Conquistando sia il biennio che il triennio con la sua ironia, è stata riconosciuta da tutti come “la vera novità di un’assemblea che altrimenti sarebbe stata uguale a tutte le altre”.  Uno studente di quinta li definisce addirittura “geniali ” , perché in grado di comunicare attraverso un’apparente assenza di serietà un messaggio serio: gli organi studenteschi servono a poco e si cade sempre nelle solite banalità.  Che fosse questo il loro intento, o volevano davvero fare solo del “populismo spicciolo?” Geni incompresi o meno, il premio simpatia va indubbiamente a loro!

Rimane poi l’argomento consulta.  Molti lasciano la scheda bianca, non essendo stati convinti da nessuno dei due candidati per motivi diversi: viene giudicato troppo passivo e amorfo, non in grado di convincere e presentare proposte interessanti; Zazzera viene invece ripreso per i toni troppi aggressivi e polemici, ritenuti fuori luogo in quanto “ se si è convinti delle proprie idee non si ha bisogno di attaccare gli altri”. La vittoria finale va però a Zazzera, probabilmente favorito dal discorso più coinvolgente  e dal desiderio di portare nuove iniziative ( anche se in molti non hanno capito in cosa consistessero effettivamente). C’è chi vede di malocchio la sua collaborazione con Groppi (unanimemente ritenuto “il più competente”, “l’unico veramente serio”, “l’unico che la sa”, “il vero boss”), per le opinioni,specie politiche,troppo diverse, ma ci sono invece anche molti ottimisti, che ritengono il confronto positivo per il dibattito e per lo scambio di idee.

Insomma, chi più chi meno, il popolo del Gioia si è rivelato estremamente interessato e coinvolto nella propria vita politica, spetta ora agli Eletti l’importante compito di non deludere le aspettative dei suoi votanti!

Camilla sacca

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