Chi si candida? #2 – Mirta Quagliaroli

Secondo appuntamento con “Chi si candida?”: è il turno di Mirta Quagliaroli, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, appoggiata da Beppe Grillo durante il comizio di sabato 21 aprile in Piazza Cavalli. Scopriamola.

1. Innanzitutto, chi è Mirta Quagliaroli prima e durante le elezioni?

Sono mamma, moglie e lavoratrice e mi confronto tutti i giorni con le difficoltà quotidiane sia prima che durante le elezioni, con il raddoppio degli impegni e tanta passione indirizzata alla realizzazione delle idee del Movimento 5 Stelle.

2. Che cos’è Piacenza? O meglio, quali sono i pilastri che sorreggono l’intera città?

Piacenza è una città a misura d’uomo che negli ultimi anni ha subito una profonda trasformazione urbanistica e demografica, causata dall”estendersi delle periferie e delle frazioni in concomitanza con una presunta vocazione logistica, che hanno ferito il territorio e non hanno dato nessuna possibilità di sviluppo, soprattutto a lungo termine. Piacenza è una città inconsapevole delle proprie potenzialità.

3. Qual è il motivo per cui lei fa ciò che fa? Cosa l’ha spinta a candidarsi per il ruolo di sindaco?

Faccio parte del Movimento 5 Stelle fin dalla sua nascita e il fine del movimento è quello di realizzare la gestione partecipata della cosa pubblica. Questo è l’intento che voglio perseguire con impegno. Tutti noi dobbiamo essere agenti del cambiamento, io per prima, che ci porti verso una società più onesta, solidale in una parola migliore.

4. Cosa direbbe a chi critica la vita piacentina, parlando di Piacenza come “città morta”? Becero realismo o banalizzazione di un problema molto grande?

Piacenza è senz’altro una città che ha il grosso problema di un centro storico da rivitalizzare. Non si può dire che sia una città morta,anzi, ci sono alcuni eventi molto importanti come il piacenza jazz fest che sono troppo poco valorizzati. In effetti gli eventi e le situazioni di svago e ristoro all’interno della città coprono poche esigenze e sono spesso slegati tra loro e fini a se stessi. Penso che Piacenza abbia molte potenzialità che insieme possiamo iniziare a sviluppare.

5. Concludendo, quali prospettive per il futuro vede per Piacenza, con o senza Mirta Quagliaroli?

Vedo una città che si deve svegliare e che deve guardare alla multiculturalità come risorsa, dove oltre al polo logistico e alle grandi catene, deve puntare ai prodotti di territorio e alla filiera corta, al polo universitario come centro culturale e ad una città dove sia più facile andare in bici che in macchina. Una città che deve essere valorizzata e deve essere teatro di nuove sperimentazioni sia di amministrazione della cosa pubblica sia nei vari settori economici, turistici, imprenditoriali, ecc. con coraggio e passione. Le idee non mancano, proviamoci insieme.

Riccardo Covelli

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