Sveglia Piacenza! – Mikeless

Seconda puntata della nostra rubrica tutta piacentina!

La formula è sempre la stessa: 5 domande, 5 risposte. Niente censura, niente limiti: interviste nude e crude, belle e buone.

L’ ospite di oggi è Michael Fortunati, in arte Mikeless, cantautore, chitarrista e sperimentatore.

Innanzitutto, chi è Mikeless?

Mikeless è lo pseudonimo che mi “infilo” per suonare dal vivo e per i miei progetti musicali, anche se in realtà il mio vero nome è Michael Fortunati. Adesso però, mi avete scoperto.

Cosa pensi di Piacenza? Quali sono i suoi pregi e i suoi difetti?

Di pregi e difetti di Piacenza ce ne potrebbero essere, come in tutte le città, d’altronde.
Bisogna capire di che ambito vogliamo parlare: ti posso dire che e’ una vita (fin da ragazzino) che io, come tanti altri, mi lamento della nostra città e della sua vita sociale e culturale: “Ah, non si fa mai niente, non c’è mai niente, è un paese di anziani, ecc…
Un po’ è vero.
Questa è la difficoltà reale: far piacere ad un altra persona con bisogni diversi dai tuoi una cosa che piace a te.

Dall’ altra parte ti posso dire che Piacenza e’ una citta’ tranquilla e funzionale.
Se dovessi andare ad abitare in una citta’ grande, come Milano o Roma, avrei difficoltà ad adattarmi, dal punto di vista dello stress e dei tempi diversi, ma probabilmente avrei più scelte per uscire la sera o per frequentare un corso o per crescere culturalmente e artisticamente.
Ma sarei piu’ stressato; bisogna valutare bene le cose.

Qual è il motivo per cui fai ciò che fai? Cosa ti spinge a faticare per migliorare la tua città?

Il motivo per cui faccio quel che faccio è che se non esprimo le mie idee musicali, se non produco delle cose da ascoltare, se non posso suonare nella mia stanzetta con la mia chitarra, non sono felice, nè tantomeno sereno, perchè tutte le cose cattive che accumulo svaniscono, sciolte dalla musica.
Senza non ci si può stare.
Non penso di aver fatto niente per abbellire la mia città, sai?
Suono, mi piace suonare per far star bene le persone e per far star bene me; mi piace coinvolgerle nelle serate, e cercare di farle ridere.

Cosa diresti ai piacentini che criticano piacenza, accusandola di essere una città morta, ecc.. ?

Ai piacentini direi solo che quando di movimento ce n’ è poco, bisognerebbe darsi una scantata e cercare di organizzare qualcosa anche di piccolo con le proprie forze.
Quando c’ è la voglia, si riesce a far risultato; in ogni caso la difficoltà di proporre qualcosa ed essere criticati da chi non vuole condividere musica e colori in questa città rimane.

Concludendo, quali prospettive per il futuro vedi per Piacenza e, in generale, per il nostro Paese?

Non lo so; per il futuro non sono molto ottimista, in generale.
Siamo un po’ in un periodo di alta tensione, un periodo in cui ci si aspetta di tutto; per fortuna di persone che vogliono cambiare le cose ce ne sono parecchie.
E questo mi scalda un po’.

In chiusura, cliccando qui potete accedere alla pagina Facebook di Mikeless, aggiornata con i prossimi concerti; cliccando qui invece, accederete al profilo Soundcloud di Mikeless, dove ci sono meraviglie in ascolto gratuito.

Riccardo Covelli

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